Il Dolmen con Pietra ad Uovo di Monte Grosso.
Contributo al XV° Convegno Annuale della Società Italiana di Archeoastronomia
Monastero dei Benedettini – Coro di Notte, Catania, 11 – 12 settembre 2015
Il tema è trattato nel libro
“Megaliti di crinale nelle Cinque Terre” - Ed. Cinque Terre
ENGLISH TEXT BELOW
Monastero dei Benedettini – Coro di Notte, Catania, 11 – 12 settembre 2015
Il tema è trattato nel libro
“Megaliti di crinale nelle Cinque Terre” - Ed. Cinque Terre
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Struttura complessa formata da un dolmen e da una pietra ad uovo spezzata a metà, rispettivamente orientati a Sud, e Nord-Sud, nel Sentiero N°1 del Parco Naturale delle Cinque Terre (La Spezia).
Lungo il Sentiero N° 1 del Parco Naturale delle Cinque Terre, in Provincia della Spezia, si rinvengono molti megaliti. Nell’area a castagneto denominata Monte Grosso si rinviene la struttura megalitica formata dal dolmen e dalla pietra a uovo. La bisettrice del dolmen è orientata a Sud, la fessurazione della pietra ad uovo è orientata Nord-Sud. La scoperta è stata pubblicata nel Bollettino dell’Osservatorio Astronomico di Genova N° 65 del Giugno 1994, con articolo a titolo “Meridiane preistoriche delle Cinque Terre?”. Le immagini della struttura sono state anche pubblicate nei miei libri: “La Preistoria del Caprione” (1996)(2010) e “Fabiano” (2013)(2014).
Sull’uovo, come simbolo universale di rigenerazione, hanno scritto:
Marija Gimbutas - “Il Linguaggio della Dea – Mito e culto della Dea Madre nell’Europa neolitica” – Longanesi (1990);
Peg Streep - “Sanctuaries of the Goddess”- Bulfinch Press Book, London (1994): “La dea di Lespugne (23.000 a.C.)…incarna la fecondità, in una in una forma assai diversa: la voluta stilizzazione a forma di uovo dei suoi seni e delle sue natiche dimostra chiaramente che essa è un artefatto simbolico che incorpora un concetto sacro…una visione di “intensificata fertilità”.
La linea di separazione a metà dell’ uovo, invero grezza, è stata effettuata secondo la tecnica del cuneo imbevuto di acqua, che ha lasciato, sia nella parte destra, sia nella parte sinistra, tracce chiaramente visibili.
La ricerca del C.N.R. sul comportamento dell’elettromagnetismo generato dalla super-rotazione del nucleo ferro-nichel della Terra, che scende al Polo Sud, esce in superficie e si dirige verso il Polo Nord, giustifica la importanza del rilevare come il dolmen sia orientato a Sud, la pietra ad uovo sia orientata Nord-Sud, e come la tradizione sciamanica dell’Eurasia indichi che la porta della gheer (la tenda nomade degli Aghin-Buriati) sia sempre orientata a Sud, perché da lì viene il massimo della luce e dell’energia vitale. Debbo ringraziare di queste precisazioni il concittadino Davide Bellatalla, esploratore, antropologo, divenuto Accademico delle Scienze della Mongolia.
Pietra a uovo
Lunghezza lato levante m 3,60
Lunghezza lato ponente m 3,60
Altezza lato ponente m 3
Larghezza totale compresa fessurazione m 2,80
Larghezza fessurazione cm 50
Diametro coppella grande cm 30
Diametro coppella piccola cm 15
Dolmen
Lunghezza tavola del dolmen m 3,60
Larghezza massima tavola m 2,30
Spessore massimo tavola cm 60
Larghezza apertura dolmen m 2,60
Altezza apertura del dolmen m 1,80
Massima profondità
della camera del dolmen m 2,60
Enrico Calzolari
Socio Associazione Ligure Sviluppo Studi di Archeoastronomia (A.L.S.S.A.)
Socio Società Italiana di Archeoastronomia (S.I.A.)
Lungo il Sentiero N° 1 del Parco Naturale delle Cinque Terre, in Provincia della Spezia, si rinvengono molti megaliti. Nell’area a castagneto denominata Monte Grosso si rinviene la struttura megalitica formata dal dolmen e dalla pietra a uovo. La bisettrice del dolmen è orientata a Sud, la fessurazione della pietra ad uovo è orientata Nord-Sud. La scoperta è stata pubblicata nel Bollettino dell’Osservatorio Astronomico di Genova N° 65 del Giugno 1994, con articolo a titolo “Meridiane preistoriche delle Cinque Terre?”. Le immagini della struttura sono state anche pubblicate nei miei libri: “La Preistoria del Caprione” (1996)(2010) e “Fabiano” (2013)(2014).
Sull’uovo, come simbolo universale di rigenerazione, hanno scritto:
Marija Gimbutas - “Il Linguaggio della Dea – Mito e culto della Dea Madre nell’Europa neolitica” – Longanesi (1990);
Peg Streep - “Sanctuaries of the Goddess”- Bulfinch Press Book, London (1994): “La dea di Lespugne (23.000 a.C.)…incarna la fecondità, in una in una forma assai diversa: la voluta stilizzazione a forma di uovo dei suoi seni e delle sue natiche dimostra chiaramente che essa è un artefatto simbolico che incorpora un concetto sacro…una visione di “intensificata fertilità”.
La linea di separazione a metà dell’ uovo, invero grezza, è stata effettuata secondo la tecnica del cuneo imbevuto di acqua, che ha lasciato, sia nella parte destra, sia nella parte sinistra, tracce chiaramente visibili.
La ricerca del C.N.R. sul comportamento dell’elettromagnetismo generato dalla super-rotazione del nucleo ferro-nichel della Terra, che scende al Polo Sud, esce in superficie e si dirige verso il Polo Nord, giustifica la importanza del rilevare come il dolmen sia orientato a Sud, la pietra ad uovo sia orientata Nord-Sud, e come la tradizione sciamanica dell’Eurasia indichi che la porta della gheer (la tenda nomade degli Aghin-Buriati) sia sempre orientata a Sud, perché da lì viene il massimo della luce e dell’energia vitale. Debbo ringraziare di queste precisazioni il concittadino Davide Bellatalla, esploratore, antropologo, divenuto Accademico delle Scienze della Mongolia.
Pietra a uovo
Lunghezza lato levante m 3,60
Lunghezza lato ponente m 3,60
Altezza lato ponente m 3
Larghezza totale compresa fessurazione m 2,80
Larghezza fessurazione cm 50
Diametro coppella grande cm 30
Diametro coppella piccola cm 15
Dolmen
Lunghezza tavola del dolmen m 3,60
Larghezza massima tavola m 2,30
Spessore massimo tavola cm 60
Larghezza apertura dolmen m 2,60
Altezza apertura del dolmen m 1,80
Massima profondità
della camera del dolmen m 2,60
Enrico Calzolari
Socio Associazione Ligure Sviluppo Studi di Archeoastronomia (A.L.S.S.A.)
Socio Società Italiana di Archeoastronomia (S.I.A.)
A LITTLE DOLMEN AND AN EGG-SHAPED STONE, ORIENTED SOUTHWARD, IN THE NATURAL PARK OF THE « CINQUE TERRE » (LA SPEZIA, ITALY)
by Enrico Calzolari
(Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici, Società Italiana di Archeoastronomia)
Key words: egg, egg stone, statuettes of Goddess repeating egg shapes
Along the ridge path of the Natural Park of “Cinque Terre” (Five Lands) there are many megaliths. On the hill named Monte Grosso (fig. 1) there is a megalithic monument made up of a little dolmen and an egg-shaped stone (fig. 2). The egg-shaped stone is divided in half (fig.3). The dolmen bisector and the line of division of the egg-shaped stone are well oriented Southward.
This discovery was published in the Bollettino (Newsletters) of the Astronomical Observatory of Genoa, N° 65 of June 1994, in an article entitled “Meridiane preistoriche nelle Cinque Terre?” (Prehistoric Meridian Structures in the Five Lands ?). The images of the monument were published in the following books :
• E. Calzolari – La preistoria del Caprione – Marna Edizioni, Barzago (Lecco), 1996 – II° Edition, 2010
• E. Calzolari – Fabiano. Scrigno di memorie di Indoeuropei, Celti e Ariani nel Golfo della Spezia – Edizioni Cinque Terre, La Spezia, 2013
• E. Calzolari – Fabiano e i misteri della costa occidentale del Golfo – Edizioni Cinque Terre, La Spezia, 2014
The egg-shaped stone was divided in two halves (fig. 4) using the ancient wedge technique soaked with water, and two traces of this tecnique are clearly visible (fig. 5).
Another similar little dolmen, well oriented Southward (fig. 6) is on the Eastern promontory of Liguria (Lerici).
About the egg-shaped stones the anthropologist Marija Gimbutas ha written some pages in the book « The Language of the Goddess » (1989). In the book « Sanctuaries of the Goddess » (1994) Peg Streep has written:
<The Lespugne Goddess (23.000 B.C.) (fig. 7) …And although, like the Willendorf, (fig. 8) she embodies fecundity, in a very different form: the deliberate egg-shaped stylization of her breasts and buttocks make it clear that she is a symbolic artifact emboding a sacred concept. Marija Gimbutas has suggested that she is a vision of “intensified fertility”, that the repeating egg shapes of her body are the « power of two ». The egg shapes so dominate her shape that they create a visual meaningful confusion: she both bears them and is them. The pubic triangle is echoed by triangles on the back of her buttocks, as wel as a triangle of ten incised lines on her back; Anne Baring and Jules Cashford connect these linea to the waters of birth as well as to the ten lunar months of pregnancy> (pag. 26) (see the Goddess of Lausel, 25.000 B.C. fig. 8).
At the cave of Niaux, a bull painted on the floor carries within its body three eggs (fig. 9). The egg as symbol was already evident to continue to be a sign of the Goddess of regeneration for millenia to come.
As Marija Gimbutas has demostrated the egg or oven shape (fig. 10 – 11 -12) is symbol of regeneration in the culture of Old Europe.
Bibliography :
Altenbach Gilbert & Legrais Boune : Lieux magiques et sacrée d’Alsace et des Vosges. Les hautes lieux vibratoires de la santé - Éditions du Rhin, Steinbrunn-le-Haut, 1984
BaringAnne & Cashford Jules : The Myth of the Goddess - Evolution of an image – Arkana, Penguin Books, London, 1993
Burl Aubrey : Prehistoric avebury – Yale University Press, London, 1979
Burl Aubrey : Prehistoric astronomy and ritual – Shire Archaeology, Aylesbury, 1983
Bulr Aubrey : Prehistoric stone circles – Shire Archaeology, Muckinghamshire, 1988
Burl Aubrey : A guide to the stone circles of Britain, Ireland and Britanny – Yale University Press, London, 1995
Clottes Jean-Paul & David Lewis-Williams : Les chamanes de la préhistoire, Transe et Magie dans les Grottes Ornées – Éditions Robert Laffont, Paris, 1966
Gimbutas Marija : The Language of the Goddess – Harper & Row Publishers, San Francisco, 1989
Lewis-Williams David : Images of Mystery. Rock art of the Drakensberg – Double Storey Books, Cape Town, 2003
Mohen Jean-Pierre : Standing stones, Stonenenge, Carnac and the World of Megaliths - Gallimard, London, 1999
Renfrew Colin & Bahn Paul : Archeology, Theories, Methods and Practice – Thames and Hudson Ltd, London, 1998
Streep Peg : Sanctuaries of the Goddess. The Sacred Landscapes and Objects – Bulfinch Press, London, 1994
Whitley David S. : Reader in archaeological theory. Post-Processual and Cognitive Approaches – Routledge, London, 1998
by Enrico Calzolari
(Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici, Società Italiana di Archeoastronomia)
Key words: egg, egg stone, statuettes of Goddess repeating egg shapes
Along the ridge path of the Natural Park of “Cinque Terre” (Five Lands) there are many megaliths. On the hill named Monte Grosso (fig. 1) there is a megalithic monument made up of a little dolmen and an egg-shaped stone (fig. 2). The egg-shaped stone is divided in half (fig.3). The dolmen bisector and the line of division of the egg-shaped stone are well oriented Southward.
This discovery was published in the Bollettino (Newsletters) of the Astronomical Observatory of Genoa, N° 65 of June 1994, in an article entitled “Meridiane preistoriche nelle Cinque Terre?” (Prehistoric Meridian Structures in the Five Lands ?). The images of the monument were published in the following books :
• E. Calzolari – La preistoria del Caprione – Marna Edizioni, Barzago (Lecco), 1996 – II° Edition, 2010
• E. Calzolari – Fabiano. Scrigno di memorie di Indoeuropei, Celti e Ariani nel Golfo della Spezia – Edizioni Cinque Terre, La Spezia, 2013
• E. Calzolari – Fabiano e i misteri della costa occidentale del Golfo – Edizioni Cinque Terre, La Spezia, 2014
The egg-shaped stone was divided in two halves (fig. 4) using the ancient wedge technique soaked with water, and two traces of this tecnique are clearly visible (fig. 5).
Another similar little dolmen, well oriented Southward (fig. 6) is on the Eastern promontory of Liguria (Lerici).
About the egg-shaped stones the anthropologist Marija Gimbutas ha written some pages in the book « The Language of the Goddess » (1989). In the book « Sanctuaries of the Goddess » (1994) Peg Streep has written:
<The Lespugne Goddess (23.000 B.C.) (fig. 7) …And although, like the Willendorf, (fig. 8) she embodies fecundity, in a very different form: the deliberate egg-shaped stylization of her breasts and buttocks make it clear that she is a symbolic artifact emboding a sacred concept. Marija Gimbutas has suggested that she is a vision of “intensified fertility”, that the repeating egg shapes of her body are the « power of two ». The egg shapes so dominate her shape that they create a visual meaningful confusion: she both bears them and is them. The pubic triangle is echoed by triangles on the back of her buttocks, as wel as a triangle of ten incised lines on her back; Anne Baring and Jules Cashford connect these linea to the waters of birth as well as to the ten lunar months of pregnancy> (pag. 26) (see the Goddess of Lausel, 25.000 B.C. fig. 8).
At the cave of Niaux, a bull painted on the floor carries within its body three eggs (fig. 9). The egg as symbol was already evident to continue to be a sign of the Goddess of regeneration for millenia to come.
As Marija Gimbutas has demostrated the egg or oven shape (fig. 10 – 11 -12) is symbol of regeneration in the culture of Old Europe.
Bibliography :
Altenbach Gilbert & Legrais Boune : Lieux magiques et sacrée d’Alsace et des Vosges. Les hautes lieux vibratoires de la santé - Éditions du Rhin, Steinbrunn-le-Haut, 1984
BaringAnne & Cashford Jules : The Myth of the Goddess - Evolution of an image – Arkana, Penguin Books, London, 1993
Burl Aubrey : Prehistoric avebury – Yale University Press, London, 1979
Burl Aubrey : Prehistoric astronomy and ritual – Shire Archaeology, Aylesbury, 1983
Bulr Aubrey : Prehistoric stone circles – Shire Archaeology, Muckinghamshire, 1988
Burl Aubrey : A guide to the stone circles of Britain, Ireland and Britanny – Yale University Press, London, 1995
Clottes Jean-Paul & David Lewis-Williams : Les chamanes de la préhistoire, Transe et Magie dans les Grottes Ornées – Éditions Robert Laffont, Paris, 1966
Gimbutas Marija : The Language of the Goddess – Harper & Row Publishers, San Francisco, 1989
Lewis-Williams David : Images of Mystery. Rock art of the Drakensberg – Double Storey Books, Cape Town, 2003
Mohen Jean-Pierre : Standing stones, Stonenenge, Carnac and the World of Megaliths - Gallimard, London, 1999
Renfrew Colin & Bahn Paul : Archeology, Theories, Methods and Practice – Thames and Hudson Ltd, London, 1998
Streep Peg : Sanctuaries of the Goddess. The Sacred Landscapes and Objects – Bulfinch Press, London, 1994
Whitley David S. : Reader in archaeological theory. Post-Processual and Cognitive Approaches – Routledge, London, 1998